tralevolte

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Audĭentĭa – città in ascolto è il nuovo progetto espositivo di Mandra Cerrone.

in collaborazione al Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara 

L’artista abruzzese, pur proponendo un’operazione che mette in campo performance e Arte Relazionale, non si presenta al pubblico come performer, ma lavora come “regista” utilizzando i linguaggi a lei più familiari: la fotografia e il video.

Come in tutti i suoi progetti anche in Audĭentĭa – città in ascolto Mandra Cerrone persegue un intento estetico e innesca nelle persone coinvolte un’esperienza “terapeutica”.

L’operazione si compone di due parti: genìa, una family performance e audĭentĭa, un momento di Arte Relazionale.

La prima parte è realizzata nel cerchio di cipressi situato all’interno del parco dello spazio TRAleVOLTE. Questo primo momento eredita tutti gli aspetti che caratterizzano le Silent Family di Mandra Cerrone; tableaux vivants che permettono all’artista di cogliere, dalla rappresentazione delle storie umane inscenate, uno scatto fotografico o un video che va oltre la superficie del visibile per sforare nell’immateriale. L’aspetto “terapeutico” del progetto risiede nel momento in cui Mandra Cerrone chiede alle persone di interrogarsi sulla qualità dei legami parentali rappresentati. In questo frangente l’artista sollecita i partecipanti alle performance a guardare con attenzione la propria immagine di famiglia per comprendere gli eventuali impedimenti che condizionano la propria esistenza.

La seconda parte, audĭentĭa, si svolge a piazza San Giovanni in Laterano nei pressi dell’ingresso dello spazio TRAleVOLTE. Attraverso l’utilizzo di un box completamente bianco, posto su una delle piazze più importanti di Roma, l’artista avvia un momento di Arte Relazionale incentrato sull’ascolto profondo del cuore e della città; dal cuore all’orecchio per contatto diretto del corpo e della pelle. All’interno del box un performer offre all’uditore la zona nuda del cuore; il suo battito è l’unico messaggio per l’ascoltatore e il cuore e l’orecchio sono l’unico contatto tra le due persone.

In merito a questo progetto Sibilla Panerai scrive: «Mandra Cerrone ci conduce col battito del suo cuore, riflesso dei processi cosmici di espansione e di contrazione, attraverso sentieri mistici, sul labile confine tra sciamanesimo e concettuale.

Il cuore è personificato dagli alchimisti come il sole che splende in ogni persona; armonizzarsi alla sua frequenza ci riconduce al nostro ritmo ancestrale, alla vita prenatale e all’esperienza della nascita, fino al grande archetipo della Madre.

Nella confluenza di questa energia pranica e vitale Roma riacquista la sua dimensione eterna, per sospendere il giudizio della storia e la convulsione del quotidiano. Fermarsi ad ascoltare diviene un atto spirituale, una forma di accoglienza e consenso intensa ed empatica che ci svela il potere terapeutico dell’immaginazione.

Nelle sue azioni Mandra espande la coscienza collettiva, affrontando il malessere sociale poiché, come afferma Jodorowsky, “chi solo conosce il dolore può avvicinarsi alla sapienza”».

Audĭentĭa – città in ascolto si completa con una mostra personale dell’artista all’interno dello spazio TRAleVOLTE che, insieme al Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara, coordina tutta l’operazione.

Ivan D’Alberto, Sibilla Panerai,
curatori di audĭentĭa – città in ascolto.